Milano di cinema, città di genere

Una precisione ci appare doverosa. Due filoni cinematografici nacquero e si svilupparono nel capoluogo milanese. Parliamo di quello pubblicitario e di quello industriale.

Il filone pubblicitario raggiunse il suo apice con la popolare trasmissione televisiva Rai chiamata Carosello, ancora tanto rimpianta dai nostalgici e ricordata come simbolo di televisione di qualità. Alcuni di quei filmati erano girati a Milano, ricordate “contro il logorio della vita moderna”, slogan del Cynar d’epoca enunciato da Calindri in città? Diverse furono le realtà imprenditoriali interessate, come ad esempio Edison, Breda, Campari e Pirelli. Tutte loro vennero valorizzate proprio dallo sfruttamento del particolare linguaggio cinematografico.

Dopo Carosello arrivano i generi

Il posto di Carosello fu poi preso in città dai polizieschi di genere e dalle commedie rampanti.

Sono state molte le mostre che ultimamente hanno raccontato la città sotto diversi e interessanti punti di vista.

Basta citare quelle aventi come tema la città tra le due guerre, attraverso le fotografie di Arnaldo Chierichetti, Milano, storia di una rinascita. 1943-1953 dai bombardamenti alla ricostruzione, oppure Milano città d’acqua e Milano e la Mala.

Possiamo però dire che Milano e il cinema è davvero una mostra unica nel suo genere che riesce a unire con passione le immagini di una città che sembra nata per fare cinema.

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